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locus

All'interno del collettivo Locus mi occupo della direzione artistica e dell'ideazione degli spettacoli site-specific.

Locus è un collettivo indipendente nato a Milano nell'aprile 2015 e che si fa conoscere per la prima volta con l'evento in-Locus nato nel luglio dello stesso anno: un' esperienza che ha coinvolto un gruppo eterogeneo composto da diverse professionalità: attori, architetti, musicisti, tecnici dello spettacolo, cuochi e pittori, nella riqualificazione di uno spazio urbano abbandonato. 
Lo spazio in questione, di proprietà del demanio - dunque tecnicamente uno spazio pubblico - era restato in disuso per anni a causa dei vincoli archeologici a cui l’area è soggetta poiché adiacente alle rovine dell’anfiteatro romano di Milano.
L’idea che ha preso forma è stata quella di rifabbricare metaforicamente la macchina teatrale distrutta e trasformare l’area in spazio di esibizione artistica, oltre che luogo di condivisione per gli abitanti del quartiere. 
Il risultato, dischiusosi in un fine settimana d'estate, si è rivelato un grande successo, anche perché l’evento è stato completamente autofinanziato, autocostruito e autoprodotto. 

Nel giugno 2016 il collettivo si è spostato nella periferia milanese e ha lavorato per ricostruire scenograficamente e sempre con spettacoli itineranti una corte  in Piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro, un evento di una giornata intera che ha preso nome di 

Locus-in.


Oggi Locus intende aprirsi ad altre realtà urbane e prevede di spostarsi di quartiere in quartiere.

IN-LOCUS 2015

Tre sono state le performance site-specific che ho ideato per questo evento.

Ho usato come scenografia ciò che il luogo stesso mi ha suggerito.

Ho proposto tre momenti di Milano:

il Settecento nobile in "Lady Cocca con la beat", il Novecento intellettuale di "Noi  futuristi" e la Milano popolare degli anni Sessanta in "La mala".

lady cocca con la beat
NOI FUTURISTI
la mala
locus-in 2016
la corte di quarto

Nel giugno 2016 il collettivo organizza un evento non più nel centro storico ma in periferia, nel quartiere di Quarto Oggiaro.

La sfida stavolta è stata quella di coinvolgere gli abitanti della piazza e far arrivare lì un pubblico del centro di Milano. 

Piazza Capuana è stata riallestita come una corte per un intera giornata.

Nelle performance itineranti ho cercato di realzzare un mistione visiva, verbale e di contenuto tra una immaginaria corte passata di Quarto Oggiaro e la Quarto Oggiaro di oggi.

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